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al testo di Marina Pacifici
Nel sorriso di neve di un paesaggio bambino
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Lento, in accorata preghiera, sale il fumo dal camino sincrono al pensiero, ricamando nella sera d'inverno l' ordito argenteo della nostalgia nel sorriso di neve di un paesaggio bambino.
E la pendola inesorabile, nella veglia di un tempo che non è risorto, rintocca l'ora della memoria.
Solitario un passante s'attarda per la candida via. Un cielo trapunto di stelle conforta il mio canto nella notte tinta di malinconia.
E mentre dalla chiesa s'innalza solenne il coro del Gloria al ricamo dei ricordi resto sospesa all'arcolaio senza fretta dell'elegia.
Il niveo quaderno, silente compagno, ascolta paterno le confidenze della mia storia.
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